sabato 1 giugno 2013

La medicina nell'antichità e la figura del medico

La disciplina medica ha origini molto antiche. Infatti già nella Preistoria ritroviamo la figura del Guaritore, in genere una donna, che conosceva le proprietà di piante officinali e tramandava il suo sapere a un altro guaritore. Prima che si avesse consapevolezza che alcune malattie potevano essere curate  grazie a erbe,gli unici strumenti medici era degli amuleti e i primi interventi erano riti magici poichè era radicata la convinzione che la malattia fosse uno strumento che gli dei usavano per punire gli uomini.
Le prime nozioni di anatomia, anche se animale, si hanno grazie ai popoli della Mezzaluna fertile, e in particolare grazie ai sacerdoti sumeri,babilonesi e assiri che studiavano le viscere degli animali sacrificati agli dei per predire il futuro. Quindi appare evidente come la medicina, ai suoi albori, avesse un carattere magico-superstizioso. 
Un esempio dei primi strumenti medici mesopotamici.

Il merito maggiore per lo sviluppo della medicina nella antichità lo hanno gli Egizi.
Infatti grazie all'imbalsamazione dei cadaveri essi ottennero una grande conoscenza dell'anatomia umana.
Il più grande medico egizio riportato dagli storici è Imhotep, ma grazie alle fonti sappiamo che la medicina egizia era fortemente specializzata e che vi erano medici specialisti per gli occhi,  per i denti, per le malattie di donne e bambini. I chirurgi egizi, quando dovevano operare, utilizzavano come anestetico una sostanza derivata dal papavero.
Alambicco del XIX -Strumento utilizzato per la distillazione di farmaci,conosciuto anche dagli Egizi nel 3500 a.C

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